La codeina è una sostanza piuttosto sbalorditiva: è l’oppiaceo più utilizzato al mondoe anche uno dei farmaci più sfruttati, al momento. Funziona, è sicura e la assumi per via orale, quindi in maniera tutt’altro che invasiva.
Chi la usa in Italia? Ottima domanda. Per la stesura di questo articolo mi sono munito delle potenzialità offerte dai social e l’ho chiesto alla mia lista amici su Facebook. Risposta: praticamente nessuno. Una rapida ricerca su Google non mi ha portato risultati migliori di una dozzina di italiani impacciati che richiedono delucidazioni in materia su Yahoo Answers. I motivi sono svariati: il primo è che siamo in Italia; perché complicarsi la vita con queste parole astruse come ‘codeina’, ‘prometazina’ o ‘idrocodone’ quando puoi farti le canne? Il secondo è che in Italia la codeina la puoi recuperare comprando dei blister di Tachidol o di Co-Efferalgan, ma entrambi richiedono una ricetta. Benché il mio appello su Facebook non abbia trovato riscontro, la mia gigantesca rete di contatti mi ha permesso di mettermi in contatto con un amico che ne ha fatto uso. Considerata l’esistenza di altre sostanze molto più facili da reperire e probabilmente più efficaci, gli ho subito chiesto perché abbia voluto provare una fattanza da codeina, “Curiosità. Avevo un amico che sapeva come estrarre la codeina dalle pastiglie separando il paracetamolo; in pratica riduci in polvere le pastiglie [di Tachidol] o prendi direttamente le bustine, le versi in 150 ml d'acqua, se non ricordo male, mescoli per un bel po' finché non è tutto bianco. Infine lasci riposare e il paracetamolo si deposita sul fondo del bicchiere, metti il tutto in freezer per una mezz'ora e prima che si congeli del tutto lo tiri fuori e lo filtri,” mi racconta. “Il problema grosso è che il paracetamolo è tossico per il fegato. Sopra i 4 grammi te lo rovina e se non ci resti secco prima puoi anche buttarlo via. Non devi sbagliare l'estrazione e in ogni caso un po' di residuo rimane sempre.” A questo punto mi era chiaro che, viste le condizioni di preparazione, l’assunzione di codeina in Italia non è affine a quella americana, “Una volta separata la codeina dal paracetamolo bevi la soluzione filtrata, che deve essere il più limpida possibile. Ha un sapore di merda, ed essendo un oppiaceo se ci bevi sopra rischi di dormire alla grande.” Il purple drank arriva in centinaia di variazioni diverse e ogni “scuola” ha la propria declinazione della bevanda, i rischi però rimangono costanti e anzi, non fanno altro che aumentare non appena ci si sposta dalla “formula” originale di prometazina e soda. Aggiungere alcol non aiuta il vostro fegato. L’effetto della codeina sul corpo umano non è esageratamente drammatico considerato che si tratta di un calmante, il grosso problema è l’uso che se ne fa. Mischiare non fa mai bene: se a un analgesico derivato da oppiacei aggiungi marijuana, alcol e chissà cos’altro il risultato potrebbe essere non esattamente piacevole. Ci hanno lasciato le penne DJ Screw e molti, molti altri; e va tenuto sempre a mente che eroina e codeina sono entrambi derivati della morfina. Le differenze ci sono, ma ecco, la cannabis non è imparentata con la morfina. Non è un consiglio, è una semplice constatazione. Comments are closed.
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