10 – La canapa e i suoi mille benefici ci vengono costantemente negati. Può diventare carta, legno, plastica, tessuto per indumenti e migliaia di altri prodotti utili. Senza pensare al settore alimentare: dai semi di questa pianta si ottiene sia la farina, base per produrre decine di cibi e, dalla spremitura a freddo, l’olio ottimo sia come base alimentare che cosmetica. Cresce senza diserbanti, nutre il suolo, matura rapidamente e offre alti rendimenti: da la più alta resa di biomassa nel mondo – dieci tonnellate per acro – in quattro mesi ed è adatta per produrre bio combustibili. La canapa, considerata l’equivalente vegetale del maiale perché anche di essa si suol dire che “non si butta via niente” potrebbe essere una miniera d’oro per gli agricoltori riducendo inoltre la nostra dipendenza dai combustibili fossili.
9 – Il proibizionismo sottrae risorse a persone e settori che ne hanno sicuramente più bisogno. In un periodo di crisi che sembra non passare mai, con la disoccupazione, in particolare quella giovanile, alle stelle, i tagli a scuola, sanità e pubblica amministrazione e il costante aumento delle tasse, i miliardi risparmiati potrebbero essere usati per ben altri scopi. 8 – Il proibizionismo è chiaramente controproducente perché garantisce altissimi profitti a chiunque sia in grado di produrre e consegnare droga senza riuscire ad arginare il fenomeno, ed essendo la causa del fatto che altra droga verrà prodotta e consegnata illegalmente. 7 – Fumare Cannabis è un reato per il quale non esiste un colpevole. Anche se per reato nel nostro codice penale si intende qualsiasi azione che prevede una pena, e basta quindi una legge per avere una legittimazione giuridica, non è sempre detto che legale sia sinonimo di giusto o illegale di sbagliato. Specialmente quando ci sono in ballo miliardi di euro, multinazionali del petrolio, dell’energia e del settore farmaceutico. 6 – Consumare marjiuana non significa degradare l’essere umano. Culture diverse fra loro in tutto il mondo, dalla preistoria ad oggi, hanno utilizzato e utilizzano sostanze per trarre benefici psicofisici. I moderni esempi “legalizzati” sono i milioni di consumatori di alcool, nicotina e farmaci che danno dipendenza. Demonizzarne alcuni e legalizzarne altri senza un criterio razionale, oltre che arbitrario è ingannevole. Alla semplice domanda “perché alcool e tabacco sì, e marijuana no?”, nessun rappresentante delle istituzioni ha mai risposto dicendo la verità. 5 – La Cannabis è un farmaco. Non si contano gli studi che dimostrano scientificamente il valore di sostanze contenute nella Cannabis nell’aiutare a curare innumerevoli patologie. Spesso viene detto che le medicine ci sono già: è vero e sono molto spesso più dannose della Cannabis. 4 – La ricerca medica sui possibili utilizzi del farmaco è costantemente contrastata. Questo nonostante sia stato scoperto come nel nostro corpo gli oltre 60 tipi di cannabinoidi identificati nella pianta stimolino in modo naturale i recettori presenti oltre che nel nostro cervello, anche nel sistema immunitario, endocrino e riproduttivo. 3 – Miliardi di euro di potenziali proventi dalla tassazione vanno invece alla criminalità organizzata. Il nostro Stato disastrato rinuncia così a ingenti proventi che si potrebbero ottenere tassando la marijuana come l’alcool o il tabacco. 2 – Nel mondo ogni anno si verificano migliaia di omicidi direttamente legati al persistere del proibizionismo. In Messico, considerato il più grande esportatore di marijuana al mondo, è stato calcolato che dal 2006 siano state uccise 24mila persone per traffici legati al proibizionismo. 1 – E’ un divieto che ci nega di esercitare un diritto basilare, e cioè quello di avere il diritto di sovranità sul nostro corpo, che viene delegato al governo. Cosa possiamo ragionevolmente chiedere a chi ci governa, se non abbiamo nemmeno la sovranità sui noi stessi? Fonte Articolo : Enjoint
|
|